TI RACCONTO LA STORIA

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Boatta, Vincenzo - Intervista - Roma, Italia (IT) - 2007-05-22

Annotazioni
Rif. Testo
01:00:00:00 Inizio del media 1
01:00:00:00 Inizia a lavorare al Santa Maria della Pietà nel 1968. Non fu una scelta, ma una necessità di scampare alla disoccupazione. Suo padre lavorava già in manicomio come infermiere. Diventa infermiere dopo un corso che definisce “banale”, della durata di sei mesi. Durante il corso erano state spiegate soprattutto nozioni tecniche: che cos’è la malattia mentale e come deve essere accudito il paziente. Non veniva insegnato nulla, invece, circa il rapporto con i pazienti. Gli viene semmai spiegato, sin dal suo ingresso al Santa Maria della Pietà, che l’infermiere non doveva avere alcun tipo di rapporto con il paziente, che non doveva concedergli alcuna confidenza. / 1968-1977 / 1968 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Infermieri / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione in manicomio / Familiari / Familiari propri / Pazienti
01:00:02:23 Il regolamento interno era molto rigido. / 1968-1977 / 1968 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Infermieri / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione in manicomio / Leggi e regolamenti / Regolamento
01:00:03:06 L’infermiere non aveva accesso alle cartelle cliniche, dunque non sapeva nulla del vissuto e della condizione del paziente. Gli infermieri erano solamente dei custodi, dei carcerieri; non avevano nessun tipo di rapporto con il medico. La suora faceva da tramite. L’ambiente ostile rendeva ostili e violenti anche gli infermieri. Ricorda che si trovò bene con i colleghi, sin dal suo ingresso, perché quasi tutti nel suo reparto erano fortemente politicizzati. Si dovette combattere una vera e propria lotta per istituire le prime assemblee di reparto. / 1968-1977 / 1968 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Infermieri / Pazienti / Suore / Leggi e regolamenti / Regolamento / Cartella clinica
01:00:05:39 Lavora presso il padiglione XXII. Qui gli infermieri erano quasi tutti sindacalizzati e militavano nei partiti della sinistra. / 1968 / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [Padiglione XXII] / Infermieri / [Sindacato] / [Partiti]
01:00:06:20 Lavora al Santa Maria della Pietà fino al 1978. Ricorda Baieri e Panzica, due malatini “funzionali al sistema”. Ricorda Paolo Algranati, fondatore della Comunità “Peter Pan”, negli anni Ottanta, presso il padiglione VIII. In questa comunità i pazienti si dedicavano ad attività artistiche di pittura e disegno. Precedentemente, per regolamento, ai pazienti non erano concesse neppure carta e penna. Nei primi anni Settanta si creano i primi “reparti aperti” e qualcosa inizia a cambiare. Presso la Comunità “Peter Pan” c’era anche il paziente Giovanni Fenu, un vero talento della pittura. / 1968-1977 / 1978 / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Pazienti / [Gianfranco Baieri] / [Panzica] / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione in manicomio / Ergoterapia / Psichiatri / [Paolo Algranati] / Strutture alternative / Comunità Terapeutica / [Comunità Peter Pan] / [Padiglione VIII] / Attività creative / Attività creative in manicomio / Pittura (in manicomio) / Leggi e regolamenti / Regolamento / [Giovanni Fenu]
01:00:09:45 Descrive dettagliatamente la giornata tipo dell’infermiere: la sveglia, la presa in consegna dei pazienti, la distribuzione delle terapie, il pranzo, la vita nella sorveglianza interna ed esterna. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Infermieri / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione in manicomio / Pazienti / Trattamenti sanitari / Farmacoterapia / Farmacoterapie in manicomio / Sigarette / Lo spazio manicomiale / Sorveglianza / [Sorveglianza esterna] / Cibo / Cibo in manicomio
01:00:13:01 L’infermiere doveva controllare e, allo stesso tempo, essere controllato da strumenti quali l’orologio marcatempo. Egli “prendeva in consegna” i pazienti all’inizio del turno e, a partire da quel momento, la responsabilità giuridica di qualsiasi incidente fosse avvenuto nel reparto era la sua. Negli anni Settanta, durante l’occupazione del padiglione XXV, sarà stabilita la “consegna collettiva”. Un’altra innovazione sarà rappresentata dall’assemblea di reparto. In ogni reparto, in realtà, c’erano infermieri che Boatta definisce “compagni”, che sostenevano le prime lotte per tentare di cambiare il sistema manicomiale. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Infermieri / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione in manicomio / Orologio marcatempo / Pazienti / Padiglione XXV / [Partiti] / [Partito della Democrazia Cristiana] / [Partito Socialista Italiano] / [Partito Comunista Italiano] / Lo spazio manicomiale / Corsia / Trattamenti sanitari / Farmacoterapia / Farmacoterapie in manicomio
01:00:17:07 Ricorda le prime passeggiate nel parco, a seguito del varo della Legge 431. Il manicomio era come un carcere. / 1968-1977 / 1968 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Pazienti / Lo spazio manicomiale / Parco / Leggi e regolamenti / Legge 431/1968 / Concetti e definizioni di manicomio
01:00:18:08 L’eco del pensiero basagliano non proveniva da infermieri e medici anziani (che spesso avevano potere anche nelle cliniche private), ma dai giovani. Nelle prime assemblee si comincia a parlare del rapporto con i pazienti. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Infermieri / Psichiatri / Pazienti / Cliniche / [Gorizia]
01:00:18:56 Ricorda che molti pazienti venivano inviati al Santa Maria della Pietà dalla Neuro del Policlinico. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Ospedali ed ambulatori medici / [Policlinico Gemelli] / Cliniche / Pazienti
01:00:19:32 Da Gorizia, Trieste, Perugia arrivavano notizie di Franco Basaglia. I medici giovani di Roma andavano tutti a formarsi nel nord dell’Italia, dunque la situazione romana restava “stagnante” e gli infermieri erano soli a combattere per il cambiamento. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [Gorizia] / [Trieste] / [Perugia] / Franco Basaglia / Infermieri / Psichiatri
01:00:20:23 Il Direttore Lo Cascio era “un vecchio barone della psichiatria”. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Direttori del manicomio / [Lo Cascio]
01:00:20:55 Ricorda gli psichiatri Paparo, Anepeta e Florio, che definisce “compagni”. Franco Paparo, in particolare, iniziò ad organizzare le prime assemblee di reparto al padiglione XVII, uno dei peggiori reparti femminili. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Franco Paparo / Psichiatri / [Anepeta] / [Florio] / Padiglione XVII / Pazienti
01:00:21:52 Gli infermieri del padiglione XXII lottavano per una trasformazione radicale e costante dell’istituzione. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [Padiglione XXII] / Infermieri
01:00:22:55 Nel 1975 alcuni infermieri del padiglione XXII decidono di occupare un reparto e di creare qui un progetto di rieducazione alla vita in società e di progressiva dimissione e reinserimento familiare dei pazienti. Riescono ad ottenere in assegnazione il padiglione XXV. L’operazione viene tuttavia ostacolata già in partenza: al padiglione XXV vengono assegnati pazienti piuttosto gravi e sicuramente difficili da reintegrare in tempi brevi nella società. / 1968-1977 / [1975] / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [Padiglione XXII] / Pazienti / Familiari / Familiari di altri / Inserimento nella società e nella vita di quartiere / Padiglione XXV / Difficoltà di inserimento nella società e nella vita di quartiere
01:00:24:39 Ricorda Antonino Iaria, direttore di una delle due divisioni del Santa Maria della Pietà, a cui competeva la direzione del padiglione XXV. L’altra divisione ospedaliera aveva come direttore Ferdinando Pariante. Negli anni Settanta i due direttori facevano a gara a chi fosse più all’avanguardia. Sotto la direzione di Pariante ricadeva il padiglione XVI, unico reparto misto dal punto di vista del genere e riservato ai malati di tubercolosi. Boatta ricorda anche il padiglione XVIII, per i tossicodipendenti e gli alcolizzati, e il padiglione della chirurgia, il III. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XXV / Direttori del manicomio / Antonino Iaria / Ferdinando Pariante / Padiglione XVI / Diagnosi mediche / Diagnosi mediche in manicomio / [Tubercolosi] / [Tossicodipendenza] / [Alcolismo] / Padiglione XVIII / [Padiglione III]
01:00:26:48 L’infermiere Adriano Pallotta fu uno dei protagonisti della “rivoluzione” avvenuta presso il padiglione XVI. La risocializzazione della vita di reparto e soprattutto la compresenza, nello stesso spazio, di uomini e donne venne percepita come elemento di scandalo anche e soprattutto dai pazienti, disabituatisi ormai da anni a tale “promiscuità”. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Infermieri / Adriano Pallotta / Padiglione XVI / Pazienti / Sindrome istituzionale
01:00:28:40 Presso il padiglione XXV, nel 1975, gli infermieri decisero di aprire un reparto che potesse rappresentare un momento di passaggio per i pazienti tra il dentro e il fuori. L’obiettivo era quello di “rompere l’istituzione”. L’operazione venne tuttavia ostacolata già in partenza: al padiglione XXV vennero assegnati dal Direttore Iaria quaranta pazienti piuttosto gravi e sicuramente difficili da reintegrare in tempi brevi nella società. Già durante i primi mesi di occupazione vennero eliminate le sbarre alle finestre e la suora andò via. Il padiglione XXV era l’unico reparto che non aveva una suora. / 1968-1977 / [1975] / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XXV / Infermieri / Pazienti / Inserimento nella società e nella vita di quartiere / Direttori del manicomio / Suore / Antonino Iaria
01:00:30:07 Ricorda che le suore nascondevano i vestiti nuovi e davano ai pazienti sempre quelli vecchi. Al padiglione XXV il cibo arrivava dalla cucina, ma si sperimentarono anche occasioni di preparazione del pasto nella cucina del reparto. Gli infermieri preparavano delle uova al tegamino, oppure cuocevano braciole sulla brace in uno spazio esterno al padiglione. La suora chiede il trasferimento perché non accetta di svolgere alcune mansioni che gli infermieri avevano richiesto, come ad esempio il rammendo. Non accetta inoltre le nuove condizioni di lavoro e rifiuta la nuova disposizione di lasciare aperta la dispensa. A fine mese arrivavano infatti in ogni reparto viveri in più, avanzati dalla prima distribuzione mensile. La suora del padiglione XXII era solita chiudere a chiave la dispensa e occultarne il contenuto; ciò le consentiva di rubare i viveri extra che arrivavano al padiglione ed eventualmente farne dono a chi volesse. / 1968-1977 / [1975] / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XXV / Suore / Pazienti / Cibo / Cibo in manicomio / Lo spazio manicomiale / [Cucina] / Infermieri / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione in manicomio / [Padiglione XXII]
01:00:31:29 Alcuni pazienti dei padiglioni XVII e XXV furono ammessi a frequentare un corso per il conseguimento della licenza media presso una scuola di Torrevecchia. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XVII / Padiglione XXV / Pazienti / Scuola / Scuola media / [Torrevecchia]
01:00:32:06 Alcuni pazienti del reparto XXV uscivano durante il giorno per andare a lavorare come lavapiatti nelle trattorie. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XXV / Pazienti / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione fuori del manicomio
01:00:32:30 La legge Mariotti fu molto importante, non solo perché creò la formula del “ricovero volontario”, attraverso l’articolo 4, ma anche perché segnò l’assunzione di nuovo personale e degli ausiliari, addetti alle pulizie del reparto; in questo modo, gli infermieri potevano dedicare più tempo ed energie al lavoro con i pazienti. Con il varo della Legge 431 iniziano a lavorare al Santa Maria della Pietà anche gli assistenti sociali e gli psicologi. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Leggi e regolamenti / Legge 431/1968 / Legge 431/1968 articolo 4 / Infermieri / [Ausiliari] / Pazienti / Direttori del manicomio / Ferdinando Pariante / Antonino Iaria / [Sindacato] / [Confederazione Generale Italiana del Lavoro] / [Confederazione Italiana Sindacato Lavoratori] / [Unione Italiana del Lavoro] / Assistenti sociali / Psicologi / 1968
01:00:36:19 Nel 1976 l’occupazione del padiglione XXV volge ad una fase di “stagnazione”: la dimissione dei pazienti era difficile da attuare innanzitutto perché i familiari non li rivolevano a casa; inoltre, le prospettive di reinserimento lavorativo non erano affatto incoraggianti. Boatta precisa che i tempi di lavoro dei pazienti psichiatrici sono diversi da quelli di una “persona normale”. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XXV / Pazienti / Familiari / Familiari di altri / Leggi e regolamenti / Legge 180/1978 / 1978 / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione fuori del manicomio / Inserimento nella società e nella vita di quartiere
01:00:38:04 Durante l’occupazione del padiglione XXV venne istituito il “diario giornaliero”, che sostituiva la vacchetta. Da un sunto di questo Rapporto Sanitario nascerà il libro “Padiglione XXV”. A partire dall’esperienza del padiglione XXV, gli infermieri avranno inoltre libero accesso alle cartelle cliniche e inizieranno a ricostruire le storie di vita dei pazienti e a rintracciare i loro legali per operare una ricognizione di eventuali pensioni o beni. Ricorda che al padiglione XXV vennero ritrovati i familiari di tre pazienti: il reinserimento nell’ambiente familiare fu però difficile. Nel reparto XXV c’erano anche pazienti gravi, oligofrenici. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XXV / [Registro di consegna] / Infermieri / [Avvocati] / Cartella clinica / Familiari / Familiari di altri / Leggi e regolamenti / Legge 431/1968 / Legge 431/1968 articolo 4 / 1968 / Diagnosi mediche / Diagnosi mediche in manicomio / [Oligofrenia]
01:00:43:20 Ricorda il difficile rapporto del paziente Gianfranco Baieri con la madre. Molti familiari si vergognavano della malattia dei figli o dei congiunti. Anche gli anziani erano spesso abbandonati in manicomio dalle famiglie. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Pazienti / [Gianfranco Baieri] / Familiari / Familiari di altri / Legge 431/1968 / Legge 431/1968 articolo 4 / Legge 180/1978
01:00:44:10 I reparti destinati all’internamento dei bambini erano il padiglione VIII e XC. Al padiglione VIII c’erano anche dei neonati e verrà chiuso negli anni Settanta. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [Padiglione VIII] / Padiglione XC / Psichiatri / Istituti e Collegi di carità / [Brefetrofio] / [Amanniti] / [Giordano] / [Monte Verde]
01:00:46:25 Lavora al Santa Maria della Pietà fino al 1978. Ricorda la lotta per l’abolizione degli straordinari degli infermieri, che causarono molte ostilità all’interno del personale. / 1968-1977 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / 1978 / Infermieri / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione in manicomio
01:00:47:57 Nel 1978 viene approvata la Legge 180. In questo periodo Nando Agostinelli è Assessore Provinciale. Boatta andrà subito a lavorare presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura aperto al S. Filippo Neri. Nel maggio 1978 viene creato infatti dall’Assessore Agostinelli, di orientamento comunista, un SPDC presso l’Ospedale S. Filippo Neri. Vengono creati altri due SPDC: al Forlanini e al S. Giovanni. In tutti gli ospedali ci fu una profonda ostilità nei confronti dell’apertura dei reparti psichiatrici e vennero assegnati a questi pazienti “speciali” spazi scomodi e fatiscenti. Al S. Filippo Neri c’erano due sezioni del reparto psichiatrico, ospitate nei due reparti di medicina (maschile e femminile), collocati al primo e al terzo piano dell’ospedale: dunque Boatta ricorda che era un continuo “su e giù” per la struttura. All’infermiere psichiatrico non era concesso neppure di poter usufruire di uno spogliatoio: Boatta era costretto a cambiarsi nel bagno. / 1978-1999 / 1978 / Leggi e regolamenti / Legge 180/1978 / Franco Basaglia / [Nando Agostinelli] / Politici / Enti / [Provincia di Roma] / Strutture alternative / Ospedali ed ambulatori medici / Ospedale San Filippo Neri / [Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura] / [Partiti] / [Partito Comunista Italiano] / [Ospedale Forlanini] / [Ospedale S. Giovanni] / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione fuori del manicomio / Infermieri
01:00:50:33 Nel 1978 il CIM di Via Sabrata viene organizzato in tre settori che facevano capo ognuno ai tre ospedali (Forlanini, S. Filippo Neri e S. Giovanni) nei quali erano stati inaugurati gli SPDC. Il turno degli infermieri era di 15 giorni in ospedale e di 15 giorni sul territorio. / 1978-1999 / 1978 / Strutture alternative / [Centro d'Igiene Mentale] / [Via Sabrata] / [Centro d'Igiene Mentale di Via Sabrata] / Ospedali ed ambulatori medici / Ospedale San Filippo Neri / [Ospedale Forlanini] / [Ospedale S. Giovanni] / [Garbatella] / [Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura] / Strutture alternative / Lavoro e retribuzione / Lavoro e retribuzione fuori del manicomio
01:00:51:24 L’Ospedale Psichiatrico di Guidonia era una diretta emanazione del Santa Maria della Pietà. Da qui arrivano, dopo l’approvazione della Legge 180, degli infermieri molto capaci a rinforzare l’organico del manicomio romano. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [Guidonia (RM)] / [Ospedale Psichiatrico di Guidonia (RM)] / 1978 / Leggi e regolamenti / Legge 180/1978 / Infermieri
01:00:54:52 Agostinelli favorì l’assunzione di circa 350 volontari, quasi tutti studenti di psicologia. Si fa riferimento, tra questi, alla psicologa Maria Eugenia Pesce (detta Fiammetta). L’approvazione della Legge 180 favorì inoltre il lavoro d’équipe e nuovi interventi, più adatti a promuovere un dialogo con il paziente. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Politici / Enti / [Provincia di Roma] / [Nando Agostinelli] / Psicologi / [Maria Eugenia Pesce] / 1978 / Pazienti / Leggi e regolamenti / Legge 180/1978
01:00:56:47 L’opera di documentazione circa la storia del Santa Maria della Pietà e dei manicomi in generale è importante, in quanto, se non si conosce cosa è stato il manicomio, si rischia di riprodurre gli stessi meccanismi istituzionali nelle nuove strutture del territorio. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Strutture alternative / Concetti e definizioni di manicomio
01:00:57:57 I Direttori sembravano osteggiare la creazione di una rete tra Ospedale Psichiatrico e strutture del territorio per favorire esperienze di deospedalizzazione. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Direttori del manicomio / Strutture alternative / Tommaso Losavio / Antonino Iaria / Ferdinando Pariante
01:00:58:33 Boatta ricorda l’Albergo “Beethoven” e l’Istituto “Don Calabria”, due esperienze significative che favorirono uno scambio tra interno ed esterno nel processo di deospedalizzazione. L’Albergo Beethoven, in particolare, era riservato ai pazienti più anziani. Anche di questi pazienti vennero ricostruite le storie di vita. Si lavorava in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, sito in Via Ventura. Qui c’era Tommaso Losavio, che facilitava questo rapporto di interconnessione tra i dati e i servizi. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Strutture alternative / [Albergo Beethoven] / [Istituto Don Calabria] / Istituti e Collegi di carità / Pazienti / [Via della Pineta Sacchetti] / [Cobracor] / Cooperative / Cartella clinica / Dipartimento di Salute Mentale / [Via Ventura] / [Dipartimento di Salute Mentale di Via Ventura] / Psichiatri / Tommaso Losavio
01:01:01:01 Boatta racconta l’esperienza della Comunità Terapeutica di Primavalle diretta da Massimo Marà, psichiatra che al Santa Maria della Pietà era stato primario del padiglione XX (lavoratori). L’occupazione avvenne in collaborazione con l’Istituto Autonomo Case Popolari. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XX / Pazienti / Strutture alternative / Comunità Terapeutica / Comunità Terapeutica Primavalle / [Istituo Autonomo Case Popolari] / Enti / Massimo Marà / Primavalle / Psichiatri
01:01:02:27 La fine dell’occupazione del padiglione XXV viene segnata da un fatto grave: un paziente uccide un altro con un piccone. Vengono incriminati il Primario, il Prof. Gandiglio, e gli infermieri. Per sostenere le spese legali del processo vennero utilizzati gli incassi provenienti dalla vendita del libro “Padiglione XXV”, firmato da Quattordici Infermieri, una rivisitazione editoriale del Rapporto Sanitario che aveva caratterizzato la nuova formula di annotazione circa l’andamento della vita di reparto. Gandiglio lascerà il posto a Massimo Marà, incaricato della gestione dei reparti aperti: il XXXII, il XX e il XXV. / 1968-1977 / [1976] / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione XXV / Psichiatri / Pazienti / [Gandiglio] / Infermieri / Massimo Marà / Padiglione XX / [Padiglione XXXII]
02:00:00:00 Inizio del media 2
02:00:00:00 Il vitto, presso la Comunità di Primavalle, arrivava dal Santa Maria della Pietà. Boatta non era d’accordo perché considerava anche il momento della preparazione del cibo, della scelta delle pietanze da consumare, del riordino della cucina come parti fondamentali del progetto di riabilitazione. Gli abitanti di Primavalle non sollevarono questioni circa l’inserimento della Comunità nel quartiere. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Strutture alternative / Comunità Terapeutica / Comunità Terapeutica Primavalle / Cibo / Cibo fuori del manicomio / Inserimento nella società e nella vita di quartiere / Pazienti / [Istituto Autonomo Case Popolari] / Enti / Primavalle / Strutture alternative / [Centro Diurno] / [Via Ventura] / [Centro Diurno di Via Ventura] / [Stefano Zugaro] / Infermieri
02:00:03:24 I pazienti che andarono ad abitare nei due gruppi appartamento creati ad Ottavia incontrarono molti problemi di inserimento nel quartiere e, in particolare, nel condominio. Menziona Alberto Paolini, Nicola Fanizzi e Giacomo Verrecchia, che andarono ad occupare uno dei gruppi appartamento di Ottavia. In particolare ricorda l’episodio in cui Verrecchia diede fuoco al materasso e parla di Paolini come di un classico caso di paziente fortemente istituzionalizzato, con un percorso difficile di reinserimento nella società. Il quartiere di Via Baccina dette invece una calorosa accoglienza ai pazienti che andarono ad abitare nell’appartamento occupato nei primi anni Ottanta. In seguito vennero anche prese case in affitto da destinare a progetti di gruppo appartamento. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Borgata Ottavia / Difficoltà di inserimento nella società e nella vita di quartiere / Pazienti / Alberto Paolini / [Nicola Fanizzi] / [Giacomo Verrecchia] / Massimo Marà / Cibo / Cibo fuori del manicomio / Enti / Azienda Sanitaria Locale / Borgata Ottavia / Strutture alternative / [Gruppo appartamento] / Via Baccina / Comune di Roma
02:00:11:04 Presso l’Istituto “Don Calabria” i pazienti seguivano dei corsi di falegnameria. Di fronte all’Istituto c’era una casa che gli infermieri presero in affitto per favorire la deospedalizzazione di cinque pazienti. In seguito lo spazio sarà richiesto dall’Opera Don Calabria e dunque riconsegnato. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Strutture alternative / [Istituto Don Calabria] / Pazienti / Strutture alternative / [Gruppo appartamento] / Preti / Enti / [Opera Don Calabria] / Istituti e Collegi di carità
02:00:12:10 La Giunta Comunale, in particolare l’Assessore ai Servizi Sociali Amedeo Piva, appoggiò sempre le iniziative volte a favorire percorsi di deospedalizzazione. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Politici / Enti / Amedeo Piva / Strutture alternative / Comunità Terapeutica / [Gruppo appartamento] / [Quartaccio] / Casa Famiglia / Borgata Ottavia / Renato Piccione / Psichiatri / Comune di Roma
02:00:13:29 Anche la Casa Cantoniera sulla Via Trionfale venne trasformata in alloggio per pazienti dimessi dall’Ospedale Psichiatrico. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Strutture alternative / [Gruppo appartamento] / [Casa Cantoniera] / Enti / [Via Trionfale] / [Provincia di Roma] / Pazienti / Politici
02:00:13:58 Presso la COBRACOR, una cooperativa agricola per pazienti psichiatrici, lavorava anche la psicologa Maria Eugenia Pesce (detta Fiammetta). I terreni erano della Provincia e vennero assegnati ai pazienti psichiatrici per svolgere attività di formazione professionale. Qui c’era anche un casale che venne trasformato in gruppo appartamento e assegnato ufficialmente al Dipartimento XIX. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Cooperative / [Cobracor] / Pazienti / [Maria Eugenia Pesce] / Enti / [Provincia di Roma] / Strutture alternative / Comunità Terapeutica / [Gruppo appartamento] / Dipartimento di Salute Mentale
02:00:16:11 Ricorda l’iniziativa dal titolo “Percorsi”, realizzata presso il Santa Maria della Pietà nel 1993. Da “Percorsi” nasce lo slogan “Entrare fuori-Uscire dentro” tratto dalla frase di un paziente, che alludeva alla difficoltà di reinserirsi “dentro la società”, provenendo da un “fuori” in cui era entrato parecchi anni prima. All’interno del programma di “Percorsi” confluirono tre edizioni dell’ “Estate romana” realizzate con il contributo del Comune di Roma e che ebbero la durata di 7, poi 10 e infine 15 giorni. In queste occasioni vennero organizzati ed allestiti nel parco spettacoli musicali e teatrali a cui i pazienti parteciparono con grande entusiasmo. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Spettacoli ed eventi / Spettacoli ed eventi dentro il manicomio / [Percorsi] / Pazienti / Difficoltà di inserimento nella società e nella vita di quartiere / [Estate romana] / [Il grande cocomero] / [Francesca Archibugi] / [Fabio Fazio] / [1993] / Enti / Comune di Roma / Pazienti / Politici
02:00:19:07 Nel 1995 Boatta torna a lavorare al Santa Maria della Pietà e partecipa all’ultima fase di superamento dell’Ospedale Psichiatrico che vedrà la progressiva dimissione di tutti i pazienti e la definitiva chiusura dell’istituzione nel 2000. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [2000] / Pazienti / [1995]
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