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Di Nella, Vanda - Intervista - Roma, Italia (IT) - 2007-02-23

Annotazioni
Rif. Testo
01:00:00:00 Inizio del media 1
01:00:00:10 Entra a lavorare al Santa Maria della Pietà il 2/12/1991 come psichiatra, dopo aver superato un concorso pubblico. Il Direttore Iaria le assegna il padiglione V al suo ingresso. / 1978-1999 / [1991] / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Antonino Iaria / Psichiatri / Direttori del manicomio / Padiglione V
01:00:01:26 Negli ultimi anni di servizio presso il Santa Maria della Pietà si è occupata di un progetto di deospedalizzazione chiamato Progetto Giuseppina. Alcune pazienti vengono spostate in un padiglione che era già aperto e che era infatti gestito dal CSM; in seguito si costituirà un gruppo appartamento, nel febbraio del 1998. / 1978-1999 / [1998] / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [Progetto Giuseppina] / Pazienti / Strutture alternative / Centro di Salute Mentale / [Gruppo appartamento]
01:00:02:18 Il padiglione V nel 1991 era ancora fortemente istituzionalizzato e chiuso e contava 44 pazienti, di cui 22 portatrici di handicap. Disagio psichico e handicap fisico erano mescolati insieme in questo padiglione. Il lavoro era dunque molto complicato. / 1978-1999 / [1991] / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Pazienti / [Handicap] / Diagnosi mediche / Diagnosi mediche in manicomio / Padiglione V
01:00:03:07 Nella sorveglianza del padiglione V non c’era nulla, solo dei tavoli. I pazienti stavano lì tutto il giorno senza fare nulla. Era già stata al Santa Maria della Pietà per svolgere il tirocinio, al padiglione I, che sperimentava una forma di autogestione. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione I / Padiglione V / Lo spazio manicomiale / Sorveglianza / Pazienti
01:00:03:59 Il suo lavoro al padiglione V venne ostacolato dal personale infermieristico, ma anche dal Primario, che faceva il suo giro di visite e poi si chiudeva nel suo studio. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione V / Infermieri / Psichiatri
01:00:04:30 Racconta il suo primo giorno al Santa Maria della Pietà. Al suo ingresso le consigliarono di indossare un camice, per essere “più credibile”. Durante il secondo giorno di servizio Vanda Di Nella visita una paziente, legge la sua cartella clinica, e si accinge a fare un colloquio, ma la paziente non parla. L’episodio mette in evidenza il divario tra la realtà degli studi universitari da cui proveniva e quella del manicomio a cui gradualmente di abitua. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Psichiatri / Pazienti / Cartella clinica / Lo spazio manicomiale / Sorveglianza / Scuola / Università
01:00:06:00 Dopo qualche scontro con il Primario, ottiene di eliminare il tavolo dalla sorveglianza. Approfitta dell’organizzazione di una festa in occasione del compleanno della paziente Giuseppina per eliminarlo dalla sorveglianza per sempre. / Anna / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Lo spazio manicomiale / Pazienti / Sorveglianza / Giuseppina
01:00:07:07 Al padiglione V i pazienti ricevevano un trattamento del tutto spersonalizzante: erano ammassati in una corsia che contava un centinaio di letti, andavano a dormire alle sei del pomeriggio e venivano messi in fila nudi e sciacquati con un tubo quando veniva il momento di fare il bagno. Erano fortemente spersonalizzati anche rispetto al vestiario. Il lavoro degli infermieri era serializzato. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Corsia / Lo spazio manicomiale / Pazienti / Corpo
01:00:09:46 Al padiglione V Vanda di Nella inizia a cambiare alcune cose e ad organizzare qualche festa da ballo. La prima festa fu organizzata a Carnevale; poi vennero festeggiati i compleanni delle pazienti Anna e Giuseppina. In questa occasione dovette fronteggiare l’ostilità più profonda del personale infermieristico. / 1978-1999 / Familiari / Familiari di altri / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione V / Occasioni ricreative / Occasioni ricreative in manicomio / Carnevale (in manicomio) / Pazienti / Infermieri / Anna / Giuseppina
01:00:11:00 Racconta la prima gita della paziente Giuseppina, a Bomarzo. Anche in questa occasione dovette fronteggiare l’ostilità di alcune infermiere, che incoraggiarono astutamente Giuseppina a gettarsi nel lago per fare un dispetto a Vanda Di Nella. Era l’atteggiamento del Primario che creava questo clima di ostilità. / 1978-1999 / Familiari / Familiari di altri / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Pazienti / Giuseppina / Gite in manicomio / Bomarzo (VT) / Infermieri / Psichiatri
01:00:14:14 A partire dal 1994 viene avviato il Progetto Giuseppina. Ricorda Tommaso Losavio affida direttamente alla Di Nella il compito di scrivere un progetto volto a favorire la deospedalizzazione di alcune pazienti del padiglione V. Dopo l’approvazione del progetto di deospedalizzazione da parte di Losavio, la Di Nella si trasferisce, insieme ad alcune pazienti, al padiglione XIX, un padiglione aperto. Tra le pazienti c’era anche Anna, molto grave. Durante la fase di avvio del progetto, il personale della Cooperativa “Aelle Il Punto” portava le pazienti 2-3 volte alla settimana a trascorrere del tempo presso il Centro Sociale, svolgendo attività creative e ricreative. Queste attività avevano effetti positivi sulla paziente Anna, mentre avevano effetti di grande confusione su Giuseppina. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / [1994] / [Progetto Giuseppina] / Tommaso Losavio / Psichiatri / Pazienti / Padiglione V / Padiglione XIX / Anna / Giuseppina / Enti / Cooperative / Cooperativa AELLE Il Punto / Lo spazio manicomiale / Centro sociale / Attività creative in manicomio / Attività creative / Reggio Emilia / Tonia Di Cesare
01:00:19:31 La paziente Giuseppina ha vissuto delle fasi molte profonde della sua malattia, anche di forte inappetenza ed anoressia. Questi comportamenti secondo Vanda Di Nella erano un riflesso della presa di coscienza della sua storia, della sua condizione. Giuseppina non dialogava: agiva e spesso lo faceva con forza, con rabbia. / 1978-1999 / Italia / Roma / Pazienti / Giuseppina / Diagnosi mediche / Diagnosi mediche in manicomio / Corpo / [Anoressia]
01:00:20:36 Riuscì ad ottenere che le pazienti potessero uscire nel comprensorio a passeggiare accompagnate. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Pazienti / Lo spazio manicomiale / Parco
01:00:21:18 Dopo il trasferimento al padiglione VII si iniziò a costruire un piccolo gruppo di sette pazienti da coinvolgere in un progetto di deospedalizzazione che venne realizzato nel 1998. Era coinvolta nel Progetto Giuseppina anche un’altra paziente grave di nome Giuliana. / 1978-1999 / [1998] / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Padiglione VII / [Progetto Giuseppina] / Giuliana / Pazienti
01:00:22:20 Giuseppina incontrò grandi difficoltà nel percorso di reinserimento nella società. Il cambiamento ha significato per lei sconvolgimento. Poi, a mano a mano, si è abituata a passeggiare per il quartiere di Aurelia; ha imparato a relazionarsi con le persone. / 1978-1999 / Italia / Roma / Pazienti / Giuseppina / Difficoltà di inserimento nella società e nella vita di quartiere / Via Aurelia
01:00:24:37 Giuseppina conservò una forte ostilità verso le suore per tutta la sua vita. L’ostilità, secondo la Di Nella, le proveniva da una brutta esperienza vissuta da giovane: prendeva lezioni di cucito presso un istituto di suore che erano molto severe. Giuseppina aveva una grave psicosi, che spesso esplodeva in crisi violente. Era incapace di esprimersi a parole ma dimostrava un forte senso di maternità con i bambini. / Familiari / Familiari propri / Familiari di altri / 1978-1999 / Italia / Roma / Giuseppina / Pazienti / Suore / Diagnosi mediche / Diagnosi mediche fuori dal manicomio / Diagnosi mediche in manicomio / Psicosi / Psicosi diagnosticata in manicomio / Psicosi diagnosticata fuori dal manicomio
01:00:29:21 Giuseppina aveva una pelle bellissima. Da anziana perse un occhio. Morì di tumore. / 1978-1999 / Pazienti / Corpo / Italia / Roma / Giuseppina
01:00:32:39 Il Progetto Giuseppina è stato un’esperienza significativa: si è dimostrato che si può operare in un’ottica di deistituzionalizzazione e di reinserimento nella società anche di pazienti gravi. La Comunità Terapeutica tenta soprattutto di dare delle regole; in manicomio, al contrario, non ci sono regole. / 1978-1999 / Italia / Roma / Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà / Pazienti / Giuseppina / [Progetto Giuseppina] / Strutture alternative / Comunità Terapeutica / Concetti e definizioni di manicomio
01:00:35:46 Secondo Vanda Di Nella, nonostante l’approvazione della Legge 180, il rischio di un ritorno alla manicomialità si annida ovunque: nelle nuove strutture, ma anche nelle case, nelle realtà familiari. La società non è pronta a relazionarsi alla malattia mentale ed alle persone che ne sono affette. I media inoltre costruiscono e diffondono un’immagine della malattia mentale che favorisce il perpetuarsi di pregiudizi sociali. / Anna / Trattamenti sanitari / Farmacoterapia / 1978-1999 / 1978 / Leggi e regolamenti / Legge 180/1978 / Concetti e definizioni di manicomio / Strutture alternative / Familiari / Familiari di altri / Pazienti / Media / Paura / Paura del "folle" da parte della società esterna
01:00:41:53 La telecamera riprende una foto della paziente Giuseppina, appesa nella stanza di Vanda Di Nella. / Pazienti / Giuseppina
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